Perché scrivi?

Perché di cose nel nostro mondo ne succedono tantissime, quello che conta è saperle raccontare nel modo giusto, valorizzando ciò che possa aiutarci nella nostra ricerca di senso e dando la giusta luce a ciò che ci allontana da noi stessi.

Da quanto?

Da sempre, già quando stavo a scuola scrivevo idee, racconti, storie. E non ho mai smesso. Appena posso mi perdo nel mondo che una penna e un foglio bianco sono capaci di far esplodere davanti ai miei occhi.

Cosa pensi in positivo della nostra società?

La parola società evoca subito in me la dimensione della relazione. È all’interno delle nostre relazioni che troviamo la nostra felicità e i nostri dolori. Con le possibilità di relazione e di comunicazione che abbiamo oggi, la nostra società rappresenta una continua opportunità soprattutto per chi ha voglia di darsi da fare e mettersi in gioco. Il male accade, il bene va costruito.

Perchè leggerti?

Anzitutto per rilassarsi, perché la lettura deve essere un piacere. Poi per viaggiare, perché ogni libro è un viaggio alla scoperta di qualcosa, di un’emozione, di un luogo, di un ricordo. E infine per mettersi in discussione, perché farsi le domande giuste aiuta a crescere meglio.